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tarsio

Il Borneo è la terza isola più grande del mondo e comprende tre paesi il Brunei, la Malesia e l’Indonesia. Grazie alla presenza della foresta pluviale e del clima tropicale, dovuto alla posizione geografica a cavallo dell’equatore fa in modo che ci sia un clima caldo-umido tutto l’anno. Tutto questo insieme di cose presenta le condizioni ideali per la crescita di molte specie di animali e piante. In questo articolo vi parlerò di 10 animali selvatici che vivono in Borneo.

Questa grande isola, insieme a quella di Sumatra (di cui vi parlerò in un prossimo articolo), è un luogo in cui oltre alle 15000 varietà di piante da fiore conosciute e alle 3000 specie di alberi, coesistono 220 mammiferi terrestri (tra cui elefanti, tigri e rinoceronti) e 420 razze di uccelli.

Tra i diversi animali che si possono incontrare nella giungla del Borneo ci sono soprattutto gli oranghi che si nascondono nella giungla, le scimmie dai nasi lunghi che siedono sui rami degli alberi, gli elefanti pigmei che si muovono elegantemente attraverso la foresta pluviale e, al crepuscolo, è possibile scorgere gli scoiattoli volanti che si spostano da un fusto all’altro, mentre di notte milioni di pipistrelli escono dalle grotte più grandi del mondo. Insomma, avrete capito che esplorare il mondo naturale del Borneo significa  vivere in prima persona uno di quei documentari che di solito guardo prima di addormentarmi! È difficile per me raccontare a parole tutto ciò, perchè è stata una cosa davvero emozionante, un’esperienza che ammutolisce la bocca e riempie gli occhi di bellezza e il cuore di gioia. Purtroppo è anche un luogo che trasmette una buona dose di tristezza a causa del fatto che l’isola ha perso più della metà della sua foresta pluviale primaria a causa delle piantagioni di olio da palma.

In questo articolo vi parlerò di alcuni animali che si possono vedere all’interno dell’isola. Prima di iniziare, voglio dirvi che è opportuno rispettare alcune semplici regole nel momento in cui li vedrete: per prima cosa sappiate che questi sono esseri selvatici che non si presentano quando vorremmo, ma se siete fortunati nell’incontrarli, ricordatevi di non urlare all’interno della foresta, di non toccarli ma soprattutto, di non dar loro da mangiare. In ultimo, ma non meno importante, non lasciate immondizie in giro. Queste sono semplici regole ma viaggiando mi son resa conto che non sono così scontate.

Detto questo, conosciamo meglio questi animali selvatici!

#1 L’ORANGO DEL BORNEO

Nella lingua malese,  la parola orangutan significa “umano della foresta”. Una definizione decisamente appropriata per questa specie che condivide oltre il 97% del nostro DNA e che con noi presenta delle somiglianze nei tratti comportamentali come l’emozione e l’intelligenza. Il Borneo è uno dei due principali habitat naturali (l’altro è Sumatra) dove vivono gli oranghi, i quali sono essenzialmente animali solitari, possono vivere fino a 40 anni in natura e, se cresciuti in cattività, anche più a lungo. Trascorrono circa la metà della loro giornata a cercare cibo, infatti si nutrono di frutti selvatici come litchi, mangostani e fichi. Vivono la maggior parte delle loro vite in alto, sulle cime degli alberi su cui costruiscono dei nidi per dormire la notte e riposare durante il giorno e i loro corpi hanno una forza incredibile, grazie alle loro enormi braccia con dita allungate e anche ai loro piedi afferranti, per mezzo dei quali sono in grado di muoversi tra le cime dei fusti, oscillare o arrampicarsi da un albero all’altro. Il modo più semplice per vederli in Borneo è andare nei santuari della fauna selvatica, fondati per riabilitare gli oranghi che sono stati feriti, resi orfani o catturati e tenuti illegalmente come animali domestici. Tra i principali santuari vi sono quelli di Semenggoh, Matang e Sepilok, tutti nel Borneo malese. I primi due sono nello stato di Sarawak e il secondo nel Sabah. C’è un numero sempre più crescente di riserve naturali anche nel Borneo indonesiano, come Ketapang nella regione del Kalimantan occidentale, gestito dall’International Animal Rescue o come Samboja Lestari, che si trova in una zona di foresta pluviale tropicale vicino alla città di Balikipapan, nel Kalimantan orientale.

orango del borneo
orango del borneo

#2 L’ELEFANTE PIGMEO

Questi sono gli elefanti più piccoli dell’Asia, infatti sono circa il 25% più minuscoli degli altri appartenenti alla loro specie. Rispetto al resto degli elefanti asiatici, essi sono fisicamente più rotondi, con un viso più piccolo, le orecchie più grandi, presentano delle code più lunghe e zanne più dritte. Hanno bisogno di ampie aree di foresta per vagare liberamente e nutrirsi principalmente di erbe, bambù, palme e frutta. In media, gli adulti possono mangiare fino a 150 kg di cibo ogni giorno e consumare oltre 150 diversi tipi di piante. Ci sono due diverse teorie sull’origine di questa sottospecie elefantesca: la prima suggerisce che questa razza sia originaria dell’isola, mentre un’altra suggerisce che siano stati importati qui nel 15º secolo. Studi recenti però hanno dimostrato che l’elefante pigmeo sia un discendente dell’estinto elefante dell’isola della Sonda dal quale si è separato circa 300.000 anni fa. Alcune delle zone più accessibili per vederli includono la Valle del Danum nella regione di Sabah, che vanta sentieri e un passaggio sopraelevato attraverso la la foresta pluviale vergine. Uno dei posti migliori per vedere gli elefanti pigmei del Borneo è lungo il fiume Kinabatangan, che è un importante habitat lungo le loro rotte migratorie.

elefante pigmeo

#3 LA SCIMMIA CON LA PROBOSCIDE

Il lungo e grosso naso pendulo conferisce a questi primati un aspetto davvero buffo, tanto che il loro nome locale, Monyet Belanda, vuol dire “scimmie olandesi” e venne loro dato per sbeffeggiare l’aspetto che i coloni olandesi del secolo XIX, uomini dai nasi lunghi e dal ventre panciuto, avevano in comune con questi primati. Le scimmie nasiche o con la proboscide sono endemiche del Borneo e non si possono trovare da nessun’ altra parte. I maschi di questa specie hanno grandi pance e lunghi nasi mentre le femmine sono molto più piccole sia nel naso che nel ventre. I maschi dal naso lungo creano suoni profondi che usano per comunicare tra loro e avvisare nel caso in cui ci fossero predatori. Nella regione del  Sabah, i gruppi di scimmie nasiche sono perlopiù concentrati intorno alle pianure alluvionali di Kinabatagan, poiché il loro habitat ideale è costituito principalmente da paludi di mangrovie costiere e foreste fluviali. Al mattino presto si possono vedere le Nasiche che si nutrono negli alberi che fiancheggiano le rive del fiume, oppure si possono osservare all’interno del santuario Lebuk Bay Sanctuary, ma di questo ve ne parlerò in un articolo dedicato solo a loro.

scimmia proboscide
scimmia con la proboscide

#4 LO SCOIATTOLO ROSSO VOLANTE

Il Borneo è un territorio famoso per la diversità di creature volanti che lo popolano, tra cui lo scoiattolo rosso. Si tratta di una delle quattro sottospecie di scoiattoli che non sono in grado di effettuare voli veri e propri, bensì dimostrano un’ottima capacità di planata da un albero ad un altro per difendersi dai predatori. Possono saltare tra gli alberi grazie alla membrana di congiunzione fra le zampe anteriori e posteriori, detta patagio, che una volta distesa, consente il volo. Lo scoiattolo rosso è il più grande tra i roditori del Sabah e sono una specie che si incontra abbastanza facilmente in alcune località sparse in tutto il Borneo malese. Sappiate che sono anche delle creature notturne che amano spostarsi quando il sole inizia a tramontare, diventando attivi quando l’ultima luce del giorno svanisce e la sera comincia ad avanzare. La passerella del Rainforest Discovery Centre è il sito principale per vedere queste creature in azione.

scoiattolo volante rosso

Credits: Vil.Sandi

#5 IL PANGOLINO

La particolarità di questo animale è certamente data dalla pelle, ricoperta da squame cornee sulla maggior parte del corpo, che in passato veniva utilizzata dall’uomo come corazza difensiva. Solamente il ventre, la parte interna delle zampe, il muso e le parti laterali del capo sono scoperti, mentre le scaglie sul resto del corpo formano una protezione che permette all’animale di appallottolarsi se spaventato, infatti sono affilate e fungono da armi. È sprovvisto di denti e si nutre di formiche e termiti. Il commercio illecito di pangolini, dovuto alla loro carne prelibata, ha portato ad un massiccio spopolamento di questi mammiferi, soprattutto nel Borneo, dove queste creature sono incredibilmente difficili da individuare in natura.  La maggior parte degli avvistamenti di Panangolini si sono verificati nella Danum Valley Conservation Area, nel Borneo settentrionale.

pangolino

#6 IL TARSIO

I tarsi sono dei primati carnivori (si cibano di insetti) di piccole dimensioni che misurano fino a 40 cm di lunghezza e con un peso che varia tra i 100 e 150 g. Hanno degli occhi grandi di ben 2 cm fissi nelle orbite, e inoltre sono in grado di ruotare il cranio di quasi 360° rispetto al corpo. Le loro dita sono estremamente lunghe e i polpastrelli rigonfi per una migliore presa su superfici lisce e le loro unghie sono appiattite, ad eccezione per l’indice ed il medio, che presentano  degli artigli. La coda e le lunghe zampe posteriori invece consentono al Tarsio di spiccare salti di 2 m. Non siedono molto in alto tra gli alberi, preferendo appollaiarsi su un ramo sottile a circa 1,5 metri dal suolo della foresta, per cui si possono avvistare abbastanza facilmente.

tarsio

#7 IL LORI LENTO

Questo primate fu scoperto solo nel 1770 da uno zoologo olandese. È un piccolo animale notturno ma ciò che lo rende unico dagli altri primati è la sua pericolosità; infatti è capace di  dare un morso talmente velenoso da uccidere un uomo. Il veleno è secreto dalle ghiandole all’interno dei gomiti le quali producono delle tossine che poi l’animale si sparge sul corpo come difesa dai predatori. Inoltre utilizza lo stesso veleno mischiato a saliva per rendere il suo morso letale per qualsiasi insetto. I Lori Lenti sono molto più comuni e diffusi di alcune delle specie elencate in questo articolo, rendendo più probabile il loro avvistamento in diverse località come ad esempio, nella zona montana di Sayap Substation ,vicino Kota Kinabalu, nel Borneo settentrionale. Anche alcune mete faunistiche della costa orientale dovrebbero offrire buone possibilità di avvistamento, soprattutto nella Tabin Wildlife Reserve, nel Borneo Rainforest Lodge e nel Danum Valley Field Centre.

lori lento

#8 L’ORSO DEL SOLE

L’orso del sole è il membro più piccolo della famiglia degli Ursidi ed è la seconda specie di orso più rara, dopo il panda gigante. Il suo nome deriva dalla forma a ferro di cavallo color crema che hanno intorno al collo, che si dice assomigli al tramonto o al sole che sorge. La caratteristica più distintiva dell’orso malese è la sua lingua lunga ben 25 cm che usa per estrarre miele e insetti e la sua dieta è costituita principalmente da invertebrati, frutta e miele. Questa è una creatura notturna e timida, rara da vedere in natura e alla luce del sole. Se volete incontrarli, un viaggio verso la Danum Valley Conservation Area può essere il modo migliore per osservare questi animali nel loro habitat naturale. Oppure, potreste andare al Sun Bear Conservation Centre a Sepilok, un centro istituito per riabilitare gli orsi salvati dalla caccia e reintrodotti loro ambiente naturale.

orso del sole
orso del sole

#9 IL RHINOCEROS HORNBILL

L’ hornbill (Buceros rhinoceros) è uno degli uccelli più maestosi del Borneo ed è il simbolo dello stato malesiano del Sarawak, territorio in cui sono presenti otto delle 54 specie esisitenti e che si è perciò guadagnato il soprannome di “The Land of Hornbills”. Per riuscire a vederlo mi son svegliata per tre mattine consecutive all’alba e quando ci sono riuscita, ciò che ho ammirato è stato un esemplare con la coda bianca, il corpo nero e con il becco bianco e arancione, sulla cui parte superiore è presente una “casque” a forma di banana e composta da cheratina. Il  comportamento riproduttivo del Rhinoceros Hornbill è molto interessante: la coppia costruisce un nido in una cavità d’albero e una volta deposte le uova, il maschio sigilla la femmina nella cavità, usando fango e feci per costruire un muro. Rimane solo un piccolo foro attraverso il quale il maschio passa il cibo alla femmina e ai piccoli una volta nati.

hornbill
hornbill

#10 IL LEOPARDO NEBULOSO

Questo felino è così chiamato perché il suo manto presenta delle grandi ellissi di forma irregolare con contorni scuri, che ricordano la forma delle nuvole. E’ una creatura arboricola, in grado di arrampicarsi stando appeso ai rami a testa in giù utilizzando le grandi zampe e gli artigli affilati per garantire una buona presa. Il leopardo nebuloso ha gambe corte e potenti dotate di caviglie posteriori rotanti che gli permettono di scendere in sicurezza a testa in giù. La vista acuta lo aiuta a giudicare bene le distanze e usano la lunga coda per mantenere l’equilibrio. Questo comune, o meglio, questo “non raro” felino del Borneo è un piccolo e affascinante cacciatore che vive nelle foreste pluviali.  Per vederlo in azione in un ambiente naturale, vi consiglio un giro notturno nella Danum Valley o nella Deramakot Forest Reserve, nel Borneo nord-orientale.

leopardo nebuloso

Comments:

  • 21 Marzo 2021

    Alcuni di questi animali li ho scoperti guardando dei documentari con i miei figli, mi piacerebbe incontrarli nel Borneo, magari partirei da quello malese

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