
Un’altra tappa che di certo non potevo perdermi nel mio viaggio in Slovenia è stata Bovec. È un vero paradiso per gli amanti della natura e dello sport all’aria aperta. Situata nella bellissima valle dell’Isonzo, ai margini del Parco Nazionale del Triglav, questa cittadina è famosa per una varietà di incredibili attrazioni naturali. Impressionanti sono le numerose e spettacolari cascate e l’Isonzo dal color smeraldo, uno dei fiumi di montagna più belli d’Europa. Inoltre è stata scelta come location per alcune scene della saga Le cronache di Narnia, che le ha portato ulteriore popolarità. Quel che ho apprezzato in modo particolare è la vasta gamma di attività all’aperto che si possono svolgere, dal canyoning al rafting, dal kayak all’arrampicata, ma anche trekking, campeggio e un giro sulla zipline: queste sono solo alcune delle esperienze che possono essere vissute a Bovec.
COME ARRIVARE A BOVEC
- Gli aeroporti più vicino sono Trieste, Klagenfurt e Ljubliana
- In macchina: da Udine si prosegue verso Cividale, per continuare lungo la strada per Pulfero fino ad arrivare a Kobarid e proseguire per Bovec
- In autobus: le compagnie che effettuano il trasporto pubblico sono AP Ljubljana o Nomago
- Un’altra soluzione consiste nell’arrivare tramite treno da Lubiana fino a una piccola città a sud di Tolmino, Most na Soči (e poi autobus fino a Bovec), il viaggio durerà più a lungo.
- Oppure, puoi pensare di condividere il viaggio in macchina se qualcuno va nella tua stessa direzione, usufruendo del bla bla car sloveno.
COME SPOSTARSI A BOVEC
I luoghi che di seguito citerò sono raggiungibili in macchina e alcune di queste località non sono servite da mezzi pubblici. Se non disponete di una macchina, consiglio di noleggiarla. Le stradine sono strette e tortuose, pertanto si consiglia di guidare con prudenza.
10 IMPERDIBILI COSE DA FARE E VEDERE A BOVEC
#1 LA CASCATA BOKA
È la cascata slovena più possente e con la maggiore portata d’acqua della Slovenia, alta 144 m e larga 18 m, viene anche annoverata tra le cascate più maestose d’Europa.
Le acque della sorgente carsica che si accumulano sulle montagne della catena del Canin scende, dove forma prima delle rapide per 60 metri per poi cadere giù con un salto da un’altezza di 106 metri; seguono quindi ancora 25 metri di caduta obliqua. Il periodo di maggior portata è la primavera e l’autunno, periodo in cui si possono ammirare in tutto il loro splendore. In merito alla formazione della cascata, una leggenda narra di un giovanotto e una fanciulla, che erano andati a caccia di funghi nel bosco, bussarono affamati alla porta di una piccola casetta dove viveva una vecchia che gli offrì da mangiare. L’anziana signora non era però così buona come sembrava all’inizio. Il giovanotto la sorprese davanti alla casa a levigare l’ascia e a preparare un piano per ucciderli e cucinare un arrosto con i loro corpi. Così, tornò velocemente dentro, si nascose dietro l’ingresso con un bastone e colpì con tutte le sue forze la vecchia, finendola poi con l’ascia che le era caduta dalle mani. Il suo sangue si trasformò in una cascata che venne chiamata Boka. La cascata Boka è ben visibile dalla strada Bovec-Žaga. Dal lato sinistro del ponte, un sentiero irto ma ben marcato conduce al punto panoramico, raggiungibile camminando per circa 30 minuti.
#2 LA CASCATA VIRJE
Questa splendida cascata alta 20 metri e larga 12 si è formata grazie al torrente Glijun, alimentato dalle acque sotterranee della catena del monte Kanin (Canin), sotto la quale si è formato un affascinante tonfano con varie tonalità di verde posto tra una vegetazione rigogliosa e rocce ricoperte da muschio. Il flusso dell’acqua dipende molto dalla stagione. Per raggiungere questo angolo di paradiso bisogna superare Bovec fino ad arrivare al villaggio Plužna, lasciare l’auto in un piccolo parcheggio e seguire le indicazioni; la strada asfaltata si trasforma poi in un sentiero un po’ impervio che conduce sopra la cascata. Altrimenti, risalendo al parcheggio, si prende il sentiero verso il lago e, prima del ponte, si scende lungo il corso del fiume e si arriva più agevolmente sopra alla cascata; sono presenti alcune piattaforme in legno dove è possibile rilassarsi. Il costo del parcheggio è di 5 euro.
#3 IL FORTE KLUZE
La fortezza si trova sulla strada che congiunge Bovec a passo del Predil. La posizione in cui si trova è stupenda, in quanto è ubicata sopra ad una gola di 70 m sovrastante il fiume Koritnica ed in mezzo ad una stretta vallata tra le montagne più belle della Slovenia. Inizialmente, nel XV secolo, la fortezza di Kluže fu costruita in legno ed era destinata a impedire le incursioni turche in Carinzia. Più tardi, è stata costruita in pietra che, nel XVIII secolo, l’esercito austriaco difese dall’esercito del generale Napoleone Bonaparte. La fortezza che vediamo oggi è stata costruita tra il 1881–1882 dall’Impero Asburgico ed è rimasta intatta giocando un ruolo importante sul fronte isontino; all’interno sono presenti delle feritoie. Nelle stanze sono esposti vari strumenti di difesa o di utilizzo quotidiano oltre ad alcune ricostruzioni. In una saletta iniziale è possibile assistere a un filmato (anche in italiano) che narra la storia del forte originale. L’ingresso costa 3 euro.
#4 IL FORTE HERMANN
Sulla sponda opposta al fiume Koritnica e a poca distanza dal precedente forte, si trova il forte Hermann. È raggiungibile tramite un sentiero (e un tunnel) che parte proprio davanti a quello di Kluze; i ruderi del Forte di Hermann dominano la valle sottostante. La struttura appare decisamente malmessa, crollata in alcuni punti, ma comunque visitabile. Venne costruito tra il 1897 e il 1900 come appoggio alla fortezza Kluze. Subì notevoli danni durante la Prima Guerra Mondiale causati dagli intensi bombardamenti italiani. Sono presenti cartelli che consigliano la prudenza, ma che allo stesso tempo illustrano anche la sua storia: il forte venne utilizzato dai suoi difensori dopo la caduta di quello di Kluze. All’interno vi sono alcuni passaggi bloccati, alcune stanze sono allagate e poco altro. All’esterno, invece, vi è un pozzo, nel quale si può scendere tramite una scaletta (fate molta attenzione!). Sul fondo, un lungo corridoio porta alle sporgenze che si affacciano sulla valle.
#5 LA SORGENTE DELL’ISONZO
Il Fiume Isonzo, dalla sua sorgente nella Val Trenta, scende rapidamente verso l’Adriatico mantenendo inalterato il suo caratteristico colore verde-azzurro smeraldo. Per poter ammirare la sua sorgente è necessario percorrere la strada verso Trenta per poi continuare verso il passo di Vršič e seguire le indicazioni per Izvir Soče; in seguito, è possibile parcheggiare al rifugio Koca pri Izviru Soce. Da questo punto parte un tortuoso sentiero lungo il fiume Isonzo che porta alla sua sorgente. Inizialmente, il percorso non presenta difficoltà, ma poco dopo la pendenza inizia a farsi sentire. Tuttavia, anche grazie a scalini di legno, risulta semplice superare le rocce. L’ultimo tratto è il più complicato perché è necessario aiutarsi tenendosi alle corde d’acciaio che sono presenti sulla parete rocciosa. Le pietre sono molto scivolose e vanno affrontate con scarpe adeguate. Le acque limpidissime dell’Isonzo sgorgano in superficie da una fessura collegata con una grotta a un lago sotterraneo che poco dopo scende in una cascata di 15 metri schiantandosi sul ripido terreno e, quindi, continuando il suo scatenato e scosceso viaggio a valle.
#6 LA GRANDE FORRA DELL’ISONZO
La grande gola del fiume Isonzo si trova a poche centinaia di metri dalla confluenza del fiume Lepenjica verso Isonzo. È lunga circa 750 m, larga diversi metri e la sua profondità nella stagione secca è di circa 15 m; con forti piogge l’acqua può riempire completamente il burrone. Per vedere la gola, dalla città di Bovec, bisogna prendere la strada n.206 verso est fino all’ansa dell’Isonzo dove scorre il fiume Lepenjica. Dopo aver raggiunto l’incrocio con la strada che porta a Lepena, si svolta a destra (segnavia Lepena, Velika Korita), si attraversa il ponte e si parcheggia l’auto in uno spiazzo lungo la strada. Sulla sponda sinistra del fiume c’è un sentiero lungo circa 2 km dal quale possiamo ammirare il canyon scavato dal fiume e l’acqua color smeraldo che vi scorre. Il percorso è facile e dura circa 1 ora. A causa della scivolosità del terreno, bisogna prestare molta attenzione.
#7 BOSCHETTO AQUATICO DI SUNIK
Quando si visita la città di Bovec, vale la pena dedicare un po’ di tempo al fiume Lepenjica e vedere la riserva naturale Šunikov vodni Gaj. La riserva si trova nella valle del fiume Lepenjica, a circa 13 km a sud-est della città. In prossimità della confluenza del fiume Lepenjica e del torrente Sunik è stato tracciato un sentiero circolare lungo 1,5 km che consente di ammirare la bellezza di questo angolo di paradiso. Qui si può vedere una bella valle coperta dalla foresta, nel mezzo della quale il fiume scorre creando pittoresche cascate e bacini rocciosi pieni d’acqua turchese. Per arrivare qui da Bovec, bisogna prendere la strada 203 verso nord e all’incrocio girare a destra nella strada 206 che porta a Trenta. Dopo circa 7 km, svoltiamo a destra (indicazione Lepena, Velika Korita) e proseguiamo verso sud lungo questa strada. Dopo ca. 3,5 km si raggiunge un parcheggio di ghiaia sul lato destro della strada, accanto al quale troviamo un tabellone informativo con una mappa del sentiero secondo il quale vale la pena fare escursioni nella riserva. Dal parcheggio, un sentiero forestale ci conduce lungo il torrente ad un piccolo ponte di legno. Dopo aver attraversato il ponte, si può svoltare a sinistra o a destra. Si dice anche che questo boschetto è noto come fonte di energia positiva. Le sue gocce d’acqua, piene di vita, rilasciano frequenze speciali che influenzano positivamente le nostre menti.
#8 CHIESA DI SAN LEONARDO
A poca distanza dall’abitato di Bovec e nel bel mezzo del bosco, sorge una piccola chiesa gotica con una storia interessante. La chiesa è dedicata a San Leonardo; nacque nel V secolo in Francia in un periodo turbolento quando l’Europa stava affrontando il crollo dell’Impero Romano e i sanguinosi attacchi di Attila. Un giovane nobile Leonardo stava crescendo alla corte del più famoso di tutti i re merovingi, Clodoveo I. Il giorno di Natale del 498, si tenne un battesimo cerimoniale nel palazzo reale. Re Clodoveo e la maggior parte dei nobili furono battezzati, incluso Leonardo. Il giovane Leonardo seguì la chiamata di Dio per diventare sacerdote. Fu presto nominato vescovo, ma scelse una vita da eremita e si ritirò in una remota foresta. L’età oscura del primo medioevo era il tempo delle grandi guerre e invasioni di eserciti stranieri. L’Europa era invasa da folle di rifugiati, molti innocenti finirono in prigionia e questo nel Medioevo buio significava morte certa. Leonardo fu dispiaciuto per quelle povere anime e chiese al re Clodoveo la loro libertà. Poi, offrì loro lavoro nelle sue foreste. Quando Leonardo morì nel 559 d.C., i prigionieri liberati andarono ad appendere le loro catene carcerarie nella sua tomba come segno di gratitudine. In tutta Europa furono costruite molte chiese dedicate a St. Leonard, e tutte avevano una catena. La costruzione della chiesa di Bovec è ancora avvolta nel mistero e ad oggi rimane un grande enigma. Non sappiamo chi e quando esattamente l’abbia costruita, bensì sappiamo solo che era costruita in pietra locale e originariamente aveva una catena. Le funzioni religiose sono state poi eseguite nella chiesa regolarmente fino al 1781. In seguito, l’imperatore austriaco Giuseppe II ordinò di chiudere tutte le piccole chiese: ve ne erano troppe ed erano troppo costose da mantenere.
#9 RAVELNIK OPEN AIR MUSEUM
Sulla strada statale che porta da Bovec verso passo del Predil (prima della deviazione a destra direzione Kranjska Gora), si trova questo museo all’aperto SENZA indicazioni: l’unico punto di riferimento è una casetta e una targa poco visibile dalla strada. Il percorso (gratuito) si snoda nel bosco che inizia subito dopo la casetta. Permette di ammirare com’era la vita nella prima linea difensiva dell’esercito austro-ungarico nella conca di Bovec e quello che rimane delle trincee, i punti di osservazione e le postazioni di tiro.
#10 RAFTING, KAYAKING E ZIPLINE
La regione di Bovec merita una visita anche se sei appassionato di sport o di attività acquatiche. Molte agenzie propongono diversi pacchetti ed esperienze di un giorno offrendo una vasta gamma di attività di sport acquatici, i più praticati sono kayak e rafting. Molto popolare è l’esperienza adrenalinica con la zipline, che è una delle più scenografiche in Europa. Bovec offre anche diverse escursioni in alta montagna nelle Alpi Giulie, oltre a ciclismo, mountain bike, golf, equitazione, pesca, paracadutismo, voli panoramici e parapendio: insomma, il divertimento e assicurato.
DOVE PERNOTTARE
Bovec dispone di diverse tipologie di alloggio per tutte le tasche e per godere di ogni comfort. Queste consistono per lo più in appartamenti e pensioni, ma anche ostelli economici per backpackers. Di seguito è possibile trovare alcuni consigli su dove alloggiare per vivere una vacanza indimenticabile:
- Ostello: l’ostello Soča Rocks è l’ostello perfetto per backpackers. Dispone di un bel salone, una cucina perfettamente attrezzata e il giardino con amache, inoltre propone molte attività outdoor.
- Appartamento: l’Apartma Zornik è davvero un grazioso appartamento a Bovec. È luminoso, pulito, ben attrezzato, tranquillo e posizionato in una zona centrale.
- Hotel: il Dobra Vila Bovec Boutique Hotel è la sistemazione ideale per una vacanza molto speciale a Bovec. Situato in un’elegante villa vecchia e in una pittoresca posizione, offre una deliziosa colazione.
DOVE MANGIARE
- Sovdat: un po’ defilato dalla strada principale, è un ambiente semplice con cibo buono e abbondante a prezzi contenuti.
- Gostilna Pod Lipco: ampia scelta di piatti tipici e internazionali, servizio veloce, personale gentile.
- Martinov Hram: ubicato nella strada principale con una bella terrazza. Il posto è rilassante e grazioso e dispone di una buona scelta di piatti di pesce e carne.