
Dopo aver visitato la Collina delle Croci a Siauliai, il mio viaggio è proseguito verso Vilnius, capitale della Lituania e ultima tappa del mio itinerario tra le capitali baltiche. Si tratta di una città che è cresciuta e cambiata molto rapidamente negli ultimi trent’anni. Il suo centro storico è tra i migliori conservati in Europa dove si snodano strade acciottolate fiancheggiate da edifici d’epoca, all’interno si trovano caffè, boutique e raffinati ristoranti. Una meta ancora poco presa in considerazione dalla maggior parte dei turisti, ma che vale la pena visitare.
UN PO’ DI STORIA
Ladislao concesse il titolo di città a Vilnius sul modello della legge di Magdeburgo nel 1387. Dopo le conquiste del granduca Vytautas, Vilnius divenne la capitale di quello che era all’epoca il più grande Paese d’Europa, che si estendeva dal Mar Baltico al Mar Nero. Era una città molto tollerante, cresciuta con influenze di più culture, religioni e lingue che hanno vissuto fianco a fianco pacificamente; ogni gruppo ha infatti costruito i propri templi, strade e distretti rendendola una città di grandezza e armonia, rappresentando un importante crocevia tra il sud, il nord, l’ovest e l’est Europa. All’inizio del XVI secolo, intorno alla città vennero costruite enormi mura difensive e divenne un importante centro culturale e scientifico. Tuttavia, il XVII secolo portò con sé una serie di batture d’arresto, infatti durante la guerra russo-polacca, la città fu occupata dalle truppe russe, saccheggiata e bruciata. La fine della prima metà e l’inizio della seconda metà del secolo videro una dominazione sempre più repressiva da parte di tedeschi e russi. Solo nell’agosto del 1991 l’Unione Sovietica riconobbe l’indipendenza della Lituania. Camminando per le strade di Vilnius oggi, è difficile immaginare che solo 30 anni fa il Paese faceva ancora parte dell’Unione Sovietica. Gli edifici sono splendidamente ristrutturati e la capitale ha un aspetto molto “moderno”.
COME ARRIVARE A VILNIUS
Diverse sono le soluzioni per raggiungere la capitale della Lituania:
- In aereo: l’aeroporto, che dista solamente 15 minuti dal centro città, è servito da più di 15 compagnie aeree che offrono voli diretti per più di 40 destinazioni. Si raggiunge la capitale con gli autobus numero 88/1/2 che partono ogni 20/30 minuti, il 3G ogni 10 minuti e l’88N notturno dalle 22:30 alle 5:30 del mattino con partenze ogni mezz’ora. Il costo del biglietto è di €1 e lo potete acquistare direttamente dall’autista in contanti oppure nei negozi Narvesen. Si può raggiungere il centro città anche in treno in 7 minuti al costo di €0,80. In alternativa si può optare per un taxi al costo circa di €25;
- In treno: personalmente sono arrivata a Vilnius da Siauliai e ho trovato il servizio efficiente e puntale. Diverse sono le tratte e le destinazioni coperte dalle ferrovie lituane;
- In bus: molti sono i collegamenti con le altre destinazioni europee, inoltre la stazione si trova a poca distanza dal centro storico. Tra le compagnie più comuni troviamo Flixbus e Lux Express;
- In macchina: se siete amanti dei viaggi on the road potete raggiungere Vilnius anche in macchina, le strade sono in buone condizioni e in alcuni tratti stanno realizzando dei lavori per migliorarne lo stato generale.
COME MUOVERSI A VILNIUS
Come nelle altre capitali baltiche, anche Vilnius ha un centro storico che permette di raggiungere le maggiori attrazioni a piedi; in alternativa, anche il servizio pubblico è molto efficiente. Trafi è la piattaforma principale per l’utilizzo dei trasporti pubblici. Potete scaricare l’app sul telefono e ricevere informazioni sullo stato del traffico e gli aggiornamenti del trasporto pubblico in tempo reale, aiutandovi a scegliere il modo più veloce per raggiungere la vostra destinazione. Nell’app troverete non solo trasporti pubblici, ma anche gli spostamenti in auto (piattaforme integrate come “City Bee” e “Spark”), con il bike sharing, in taxi, e potrete persino usarla per acquistare i biglietti per i trasporti pubblici! È disponibile un biglietto elettronico (“Vilniečio kortelė”) che si può ricaricare e utilizzare per i biglietti di trasporto pubblico. La nuova Vilniečio kortelė costa €1,5. Il biglietto da 30 minuti costa €0,65, da 60 minuti €0,90, da un giorno €5, mentre da 3 giorni €8.
VILNIUS PASS
Il “Vilnius Pass” offre la possibilità di visitare alcuni musei gratuitamente, partecipare a tour a piedi e usufruire dei bus turistici hop-on e hop-off. Ci sono agevolazioni anche sul noleggio di biciclette e su diversi tour. Il miglior consiglio che vi posso dare è quello di capire esattamente ciò che desiderate vedere, sommare i vari costi e, in base a questo, valutare la scelta migliore.
DOVE PERNOTTARE A VILNIUS
Anche a Vilnius si possono trovare diversi tipi di alloggi dagli ostelli ai lussuosi hotel. Se è il vostro primo viaggio nella capitale lituana, vi consiglio di soggiornare nella Città Vecchia. Il centro storico è uno dei più grandi in Europa e include una serie di attrazioni, bar e ristoranti. Di seguito alcuni suggerimenti su dove alloggiare:
DOVE MANGIARE A VILNIUS
La cucina lituana offre dei piatti davvero deliziosi che mi hanno stupito per qualità e varietà. Dal cibo tradizionale alla cucina contemporanea, di seguito vi lascio qualche suggerimento:
- Senolių tradicija, il panificio/mensa si traduce come “Tradizione degli antenati” e i pasti si basano su antiche ricette lituane create da bisnonne, nonne e madri, tutti gli ingredienti sono solo naturali;
- Etno dvaras, da 15 anni offre con successo le tradizioni lituane. È il primo ristorante i cui piatti sono stati certificati dal Lithuanian Culinary Heritage Fund. Il famoso ristorante a prezzi ragionevoli si trova sulle strade principali della Città Vecchia;
- Restaurant Grey, in un ambiente dagli arredamenti moderni vengono serviti sia piatti della tradizione lettone che piatti più internazionali.
12 COSE DA FARE E VEDERE A VILNIUS
#1 VISITARE LA CATTEDRALE
La Cattedrale di Vilnius è una delle più antiche chiese lituane. Fu citata per la prima volta nella storia nel 1387, lo stesso anno in cui avvenne la cristianizzazione della Lituania. La Basilica Cattedrale dei Santi Stanislao e Ladislao venne costruita nel centro della città sul sito di un ex tempio pagano e vicino al castello difensivo di Vilnius. L’edificio riflette attualmente lo stile classicista, ma le sue pareti hanno anche tracce di stile gotico, rinascimentale e barocco. Accanto ad essa, troviamo un altro simbolo di Vilnius: un campanile alto 57 metri la cui storia risale alla metà del XIII secolo; l’orologio più antico della città in cima alla torre suona le campane per invitare le persone a messa. Detto questo, la cattedrale ha alcuni elementi di design meravigliosi che includono l’intricato organo a canne e una grande cappella laterale dedicata a San Casimiro. L’altare maggiore presenta un dipinto raffigurante la morte di San Stanislao, patrono della cattedrale di Vilnius e del vescovo di Cracovia. Nel corso degli anni, molti eventi di importanza nazionale hanno avuto luogo nella cattedrale di Vilnius, come le incoronazioni di molti Granduchi della Lituania. Durante il regime sovietico, la cattedrale venne convertita in un magazzino, mentre solo dal 1988 le messe vennero nuovamente celebrate.
#2 APPROFONDIRE LA STORIA AL PALAZZO DEI GRADUCHI DI LITUANIA
Il Palazzo dei Granduchi si trova nello stesso luogo in cui nacque la città. Qui si trovava il primo insediamento umano, in legno, tra il IV e l’VIII secolo d.C. Nel XIII secolo, l’insediamento venne ricostruito in muratura e qui vissero i signori della Lituania antica. La fortificazione si espanse e assunse sembianze gotiche e nel XV secolo appariva come un’elegante residenza in stile rinascimentale. Nel XVII secolo, purtroppo, l’esercito di Mosca distrusse il palazzo, che nel XIX secolo venne abbattuto del tutto. Con la scomparsa dello Stato lituano, scomparve anche il Palazzo dei Granduchi. Tuttavia venne ricostruito nel 2009 proprio dove si trovava l’antico edifico e oggi ospita un museo dove si possono seguire 4 percorsi all’interno del palazzo. Il primo percorso comprende le mura autentiche sopravvissute e la ricca collezione di reperti archeologici. Il secondo presenta lo sviluppo stilistico della residenza dei granduchi lituani attraverso il tardo gotico, il rinascimento e il primo barocco. Il terzo percorso mostra il castello dei granduchi lituani e le fortificazioni del palazzo e la raccolta di armi, mentre l’ultimo percorso è il centro espositivo del museo.
#3 SALIRE LA TORRE GEDIMINAS
Le prime fortificazioni in legno sul sito della Torre di Gediminas furono costruite dallo stesso Gediminas, Granduca di Lituania. Successivamente, fu costruita in pietra e fu completata nel 1409 dal granduca Vytautas diventando un’imponente struttura difensiva che si affaccia sul fiume Neris. In seguito, vennero costruiti altri castelli, mentre la Torre Gediminas venne bruciata dai Cavalieri Teutonici nel 1390, per non essere mai ricostruita. L’Ordine Teutonico continuò ad attaccare i castelli di Vilnius, ma riuscì a conquistare la torre solo nel 1655 durante la battaglia di Vilnius. Dopo le battaglie, i castelli danneggiati persero la loro importanza e furono abbandonati. La Torre Gediminas è l’unica struttura rimasta di quello che un tempo era il Castello Superiore della città. Oggi, la Torre Gediminas è aperta al pubblico come parte del Museo del Castello di Vilnius. Al suo interno ospita i modelli di quello che era una volta il castello e ha un punto panoramico da cui è possibile godere di una splendida vista del quartiere storico della città patrimonio dell’UNESCO.
#4 AMMIRARE IL PANORAMA DALLA COLLINA DELLE TRE CROCI
Vi sono due leggende relative alla comparsa delle tre croci. Una versione narra che si tratta di un monumento in memoria dei martiri francescani qui caduti nel XIV secolo, mentre l’altra versione racconta che si tratta di un monumento sorto in occasione del conferimento alla città di Vilnius dei diritti di Magdeburgo. Il monumento attuale è stato creato dall’architetto e scultore A. Vivulskis nel 1916 e ricostruito nel 1988. Il memoriale delle Tre Croci è costituito da tre croci bianche in cemento armato visibili da lontano. Salendo la collina, ammirerete vasti panorami della città vecchia di Vilnius. Inoltre, il Giardino Bernardino e il fiume Vilnele sono proprio ai suoi piedi. Questo monumento alto 12 metri è diventato un simbolo di identità nazionale.
#5 ATTRAVERSARE LA PORTA DELL’AURORA
Un tempo la città di Vilnius era circondata da una cinta muraria, com’era tipico per molte altre città, lungo la quale erano presenti nove porte di accesso al luogo abitato e tre torri. Parliamo di un periodo compreso tra il 1503 e il 1522. La Porta dell’Aurora è l’unica porta originaria rimasta delle nove porte presenti intorno alla città vecchia; le restanti otto vennero distrutte per un’ordinanza zarista verso la fine del XVIII secolo. Oggi, la maggior parte delle persone associa la Porta dell’Aurora a una casa di preghiera. Nel XVII secolo, una cappella di legno separata venne eretta vicino alla Porta dell’Aurora e una magica immagine della Beata Vergine Maria venne posta lì. Tuttavia, una cappella in mattoni sostituì quella in legno dopo un incendio. La cappella acquisì l’attuale aspetto del tardo classicismo nel XIX secolo, in seguito a un progetto di ricostruzione. Il dipinto miracoloso della Beata Vergine Maria, Madre di Misericordia alla Porta dell’Aurora, è uno dei dipinti rinascimentali più famosi in Lituania. Venne dipinto appositamente per questa cappella nel XVII secolo, seguendo l’esempio del pittore olandese Martin de Vos. Ad oggi, è una specie di santuario.
#6 PASSEGGIARE NELLA REPUBBLICA INDIPENDENTE DI UŽUPIS
Fino agli anni ’90 e fino all’indipendenza della Lituania, questo era uno dei quartieri più poveri e degradati della città. Užupis significa “al di là del fiume”, nome che di fatto descrive il quartiere, separato dal resto della città vecchia dal fiume Vilnia e ad esso collegato da 7 ponti. La svolta arriva a metà degli anni ’90, nel momento in cui artisti e intellettuali, attirati dai prezzi bassi, cominciano a trasferirvisi ed ad aprire laboratori e gallerie. Come forma di “riscatto supremo”, nel 1997 venne istituita la Repubblica di Užupis, che si dichiarò indipendente da Vilnius il 1 aprile 2000. E, sebbene ricopra meno di un chilometro quadrato, Užupis ha un proprio presidente, un governo, una Costituzione e una valuta locale (non ufficiale), oltre a una flotta composta da quattro piccole imbarcazioni e un esercito di 11 uomini. Ma più che un quartiere, è un vero piccolo paese, un po’ come il Vaticano, ma meno serio e completamente dedicato all’arte e alla libertà d’espressione. Tuttavia, questa parte di Vilnius è piena di stranezze artistiche, arte di strada, microbirrifici, caffè alternativi e così via.
#7 VISITARE IL MUSEO DELLE VITTIME DEL GENOCIDIO
Da non perdere è anche la visita al museo delle vittime del genocidio, che ripercorre la triste storia del paese nel XX secolo fino all’indipendenza della Lituania. Situato in un ex edificio del KGB, questo luogo vi farà riflettere ed è di notevole impatto come lo è stato per me la prigione S21 in Cambogia o il Vietnam War Museum di Saigon nel mio lungo viaggio in Asia. La struttura è composta da tre piani: al primo ci sono le vecchie prigioni del KGB che offrono un’idea delle condizioni dei detenuti ai tempi, mentre gli altri due piani presentano diversi temi legati principalmente alle condizioni della popolazione lituana durante l’occupazione russa. Si ripercorre la storia dei soprusi perpetrati da nazisti e Unione Sovietica dalla Seconda Guerra Mondiale alla nuova indipendenza. Al piano inferiore vi sono anche le prigioni, con alcune ricostruzioni dei locali di un tempo. Una delle cose che mi ha particolarmente colpito di questo museo è che nonostante l’occupazione sovietica, la popolazione non ha mai perso la speranza di creare un Paese indipendente. La manifestazione più bella di questo stato d’animo è la “Via Baltica”, un raduno non violento di 2 milioni di persone sotto forma di una catena umana di 675 km tra Vilnius, Riga e Tallinn, in segno di protesta contro l’occupazione sovietica tenutasi il 23 agosto del 1989. Pochi mesi dopo, la Lituania fu la prima nazione baltica a riconquistare l’indipendenza. Una bella storia, vero?
#8 ENTRARE NELLA CHIESA DI SAN PAOLO E SAN PIETRO
La Chiesa degli Apostoli San Pietro e San Paolo non è solo un capolavoro di architettura, ma anche una testimonianza storica della vittoria del Granducato di Lituania contro i moscoviti e la loro successiva espulsione da Vilnius dopo sei anni di occupazione. L’esterno della chiesa è bello, seppur non stupefacente; tuttavia, il vero tesoro si trova all’interno comprendendo circa 2.000 modanature in stucco create dai maestri italiani Giovanni Pietro Perti e Giovanni Maria Galli. Il fondatore della chiesa M. K. Pacas morì nel 1682 prima che la costruzione fosse completata, anche se desiderava che l’edificio fosse completato dopo la sua morte. M. K. Pacas è sepolto in una cripta appena sotto l’ingresso della chiesa, con un’iscrizione che recita: “Qui giace un peccatore”. È riconosciuta come una delle più belle chiese cattoliche del mondo.
NB: Inserendo €2 in una piccola macchina nella parte anteriore della chiesa, è possibile accendere le luci per qualche minuto. Sebbene pagare per la luce possa sembrare strano, fa la differenza perché l’interno è buio.
#9 VISITARE LA CHIESA DI SANT’ANNA
La chiesa di Sant’Anna venne costruita per Anna, granduchessa di Lituania, e moglie di Vytautas il Grande. La chiesa fu bruciata nel 1419 e poi ricostruita in mattoni su ordine del re di Polonia e granduca di Lituania Alessandro I Jagellone. Consacrata nel 1500, la facciata oggi visibile è in gran parte rimasta invariata dalla sua ricostruzione nel 1400. La Chiesa di Sant’Anna a Vilnius è un gioiello architettonico, una splendida rappresentazione del design tardo gotico. La sua impeccabile conservazione mette in mostra stelle intricate, affascinanti volte e dipinti rinascimentali che adornano le sue pareti. Come parte del Bernardine Historical-Architectural Ensemble, che comprende il Monastero Bernardine, questo tesoro storico offre uno sguardo nel ricco patrimonio culturale di Vilnius. Una visita alla Chiesa di Sant’Anna è un’esperienza davvero incantevole, che vi farà immergere nel fascino della maestria architettonica e artistica della Lituania.
#10 PERCORRERE LA VIA DEI POETI
Nel 2009, un gruppo di artisti decise che Literatų gatvė (la Via della Letteratura) nel centro storico della capitale lituana Vilnius, doveva essere degna del suo nome. Come parte di un progetto legato al periodo di Vilnius come Capitale Europea della Cultura, iniziarono a collocare targhe decorate, ognuna dedicata a un singolo scrittore. L’idea si rivelò vincente: ora ci sono oltre 200 targhe su un unico muro della tortuosa stradina, di una grande varietà di forme, dimensioni, colori e materiali. Alcune rappresentano i ritratti degli autori, altre citazioni decorate tratte dalle loro opere. Tutti gli scrittori presenti hanno un particolare legame con Vilnius, il che significa che la maggior parte di loro sono lituani e sono spesso sconosciuti ai visitatori provenienti da altri paesi. Troviamo però anche nomi stranieri: come la targa al poeta russo del XX secolo Joseph Brodsky per le sue frequenti visite nel Paese; all’autore francese classico Stendhal, che prestò servizio nell’esercito invasore di Napoleone e trascorse del tempo in Lituania in viaggio per Mosca. Si tratta di un progetto continuo, dove gli artisti partecipano come volontari, e quindi tra quelli più noti troverete anche opere di molti giovani creativi, che hanno voluto immortalare i loro scrittori preferiti.
#11 CERCARE LA STREET ART
Anche a Vilnius si possono trovare opere di Street Art in diverse zone. Il modo migliore per trovarle è, naturalmente, camminando attraverso i diversi quartieri. C’è la possibilità di seguire un itinerario creato dall’ufficio del turismo che vi allego. Vi segnalo inoltre l’opera dell’artista italiano Millo che ha creato il suo primo murale site-specific, incorporando finestre esistenti e altri dettagli architettonici nel dipinto per dargli vita.
#12 SALIRE SUL CAMPANILE DELL’UNIVERSITÀ
Il campanile della Chiesa di San Giovanni dell’Università di Vilnius è l’edificio più alto del centro storico di Vilnius (68 m) ed è possibile raggiungerlo attraverso 193 autentiche scale in legno. Queste scale, o in alternativa un moderno ascensore, vi condurranno al ponte di osservazione all’altezza di 60 metri, dove troverete una meravigliosa vista sull’imponente panorama della città vecchia. Il campanile barocco venne costruito 400 anni fa e presenta cinque piani. Il secondo piano ospita l’unico pendolo Foucault negli Stati baltici, che cattura la Terra che ruota attorno al suo asse. La torre è accessibile sia dal cortile della chiesa universitaria che da un cancello sul retro dell’università in via Sv. Jono.