


UNA FRIULANA GIRAMONDO
“Benvenuto/a su questo blog!
Se sei qui e’ probabile che tu voglia conoscerne la storia.
Mi chiamo Miriam, per gli amici “Miry”. Sebbene mi definisca una “giramondo”, sono friulanissima e questo ci tengo a precisarlo in modo particolare.
Sono cresciuta a pane e Montasio ai piedi delle Dolomiti Friulane. L’aria di queste parti mi ha trasmesso la passione per la montagna e la natura, infatti al posto di scarpe con il tacco preferisco scarponcini da trekking. La mia curiosità è nata grazie a una mia cara zia che, lavorando come hostess di aerei, di tanto in tanto mi faceva vedere le foto dei suoi viaggi in giro per il mondo e mi raccontava storie di terre lontane. Ed è proprio così che, come potrete immaginare, è nata la mia sete di scoperta e la mia grande passione per l’esplorazione. Collezionavo tutte le sue cartoline da ogni parte del mondo e con in mano il mio primo atlante fantasticavo con la mia mente di bambina.
Con i primi lavori sono iniziati anche i primi viaggi fuori Europa, come Tunisia ed Egitto. In quegli anni ho sperimentato diverse forme di viaggio: dal resort al campeggio, dal viaggiare con le amiche, al viaggiare da sola, prima di capire che quella che preferisco è la versione FAI DA TE, viaggiando in solitaria con uno zaino in spalla al posto della classica valigia.
Perché proprio il viaggio in solitaria?
Per la preziosa libertà che è parte di questa indescrivibile ed unica esperienza: la libertà di decidere dove andare, quando andare, cosa fare e come farlo.
Com’è nato il mio percorso da viaggiatrice in solitaria?
Il primo passo verso questa mia trasformazione è stato quello di uscire dalla mia “comfort zone”; mi sono trasferita a Bristol per migliorare la lingua inglese e per fare un’esperienza di vita in un paese diverso dal mio. Da qua ho sviluppato maggiormente la mia indipendenza e sono partita per le mie prime avventure da sola, prima per la Scozia e poi per Kuala Lumpur in Malesia (piccoli test che sono andati oltre ogni mia aspettativa).
Sono rientrata in Italia e dopo poco tempo ho trovato lavoro a Venezia, dove poi mi sono trasferita. Nelle due settimane di ferie che mi avevano concesso ho deciso di andare in Indonesia, in solitaria. Lì ho incontrato un sacco di persone che stavano viaggiando per un lungo periodo; al rientro in Italia avevo un pensiero fisso, quello di voler fare la loro stessa esperienza, dedicando un periodo della mia vita a viaggiare senza scadenze. Premetto che, seppur la mia vita sembrasse perfetta, con un buon lavoro, una famiglia e degli amici, dentro di me avevo un forte senso di irrequietezza dovuta alla monotona quotidianità, dove la mia sete di scoperta si faceva sentire sempre di più (le due settimane di ferie iniziavano a non essere sufficienti).
Ritengo che il tempo sia l’unica risorsa che non ritorna ed il bene più prezioso che abbiamo, dunque volevo stravolgere gli schemi che la società decanta come giusti – di lavorare per vivere e non vivere per lavorare.
Una vocina dentro di me mi stava dicendo che era arrivato il momento giusto, così nel 2018, dopo vari mesi passati a valutare e pensare il da farsi, ho deciso di lasciare il lavoro in banca e di partire con un biglietto di sola andata per il sud est asiatico. Eravamo solo io, il mio zaino e la mia macchina fotografica.
Quel viaggio è durato 11 mesi, nei quali ho esplorato 13 paesi con un budget di 15 euro al giorno, ho affrontato una difficile situazione, ho mangiato le cose più strane, ho dormito nei posti più assurdi e ho utilizzato tutti i mezzi di trasporto che l’Asia propone, (a volte mi imbattevo nei classici viaggi della speranza). Ho donato sangue in un ospedale pediatrico in Cambogia, ho raccolto foglie da thè tra le montagne vietnamite, ho nuotato tra i più bei fondali del mondo in Borneo, ho conversato con i monaci buddisti in Thailandia. Queste sono solo alcune delle fantastiche esperienze che ho vissuto. Il viaggio rafforza corpo e anima. Ho capito quanti pochi oggetti mi servano per vivere e che sono in grado di fare qualunque cosa io voglia.
Questo viaggio è stata l’avventura più incredibile della mia vita, un anno intenso in cui mi è parso di aver vissuto 10 anni.
Viaggiando seguo numerosi blog dove ho trovato tantissime informazioni preziose. L’idea del blog è nata in uno di quei bus sgangherati del sud est asiatico, in un luogo dove neppure sul web avevo trovato molte info su come raggiungerlo. Da qui la decisione di mettere in pratica le mie esperienze di viaggio, dando dei consigli pratici e utili per cercare di diffondere il più possibile le meraviglie del mondo e le persone che lo abitano, nella speranza che le mie informazioni possano essere d’aiuto e di ispirazione per altri.
Se stai leggendo queste righe significa che sei testimone di un piccolo sogno che ho realizzato.
Ed ora preparati ad immergerti nelle avventure di Miry Giramondo…il viaggio sta per cominciare!”




È meglio avere una vita breve, piena di quello che ti piace fare, piuttosto che una vita lunga trascorsa in un modo penoso… È stupido passare il tempo a fare cose che non ti piacciono, continuare a spendere soldi in cose inutili, fare un lavoro per “tirare avanti” e soprattutto… insegnare ai tuoi figli a seguire la tua stessa strada.