
Crossness Pumping Station: la cattedrale delle acque reflue a Londra
In una città come Londra, anche le stazioni di pompaggio meritano una visita. La Crossness Pumping Station, soprannominata anche “la cattedrale delle acque reflue”, è un’opera dell’epoca vittoriana di cui ritengo interessante conoscere la storia. Nel Regno Unito il sistema fognario è stato costruito molto in ritardo rispetto al resto d’Europa e oggi vi racconterò le condizioni di vita nella Londra del 1800 e l’importante contributo che ha avuto la Crossness Pumping Station nello sviluppo della città.
DOVE SI TROVA LA CROSSNESS PUMPING STATION
L’opera si trova fuori il centro di Londra, sulla riva sud del Tamigi, a circa 10 km da Woolwich e 25 km dal London Bridge. L’indirizzo è Bazalgette Way Abbey Wood London SE2 9AQ.
COME ARRIVARE ALLA CROSSNESS PUMPING STATION
La stazione ferroviaria più vicina è Abbey Wood, sulla rete sud-orientale da Charing Cross, Waterloo e London Bridge. Dalla stazione, camminando per circa mezz’ora, si arriva alla Crossness Pumping Station. Ci sono delle linee di autobus che fermano nei paraggi, tuttavia non c’è alcuna fermata proprio fuori il sito. La soluzione più facile è arrivare in macchina oppure tramite Uber.
QUANDO VISITARE LA CROSSNESS PUMPING STATION
La stazione di pompaggio è aperta solo qualche giorno al mese, pertanto consiglio di verificare sul sito ufficiale orari e date di apertura. Il costo del biglietto parte da 12 £.



UN PO’ DI STORIA
Per secoli, il Tamigi o “fiume reale”, principale arteria della città, è stato una discarica per rifiuti umani, animali e industriali. Con la crescita della popolazione di Londra, più che raddoppiata tra il 1800 e il 1850, l’accumulo di rifiuti divenne uno spettacolo che nessuno desiderava vedere o sentire. Con la mancanza di abitazioni e infrastrutture pianificate per sostenere l’incremento demografico, i flussi sempre più sporchi, i fossi e i tubi di drenaggio antiquati gorgogliavano tutti nel Tamigi, dove i detriti semplicemente si muovevano su e giù con la marea. L’apparente progresso dello sciacquone dei bagni peggiorò solo la situazione, travolgendo vecchi pozzi neri e costringendo sempre più effluenti nel fiume.
IL TAMIGI SECONDO SCIENZIATI E UMORISTI DELL’EPOCA
Il “Tamigi d’argento”, elogiato dai poeti precedenti, era diventato, citando lo scienziato della Royal Institution, Michael Faraday nel 1855, “un fluido marrone pallido opaco”. Gettando pezzi di carta bianca nel fiume, Faraday notò come questi scomparivano prima di affondare un centimetro sotto la superficie. Il rapporto di Faraday con il Tamigi venne ripreso in numerose colonne editoriali e cartoni animati che disprezzavano la scomparsa del fiume un tempo maestoso nella via d’acqua metropolitana più inquinata del mondo. Nel 1834, il chierico umorista Sydney Smith descrisse vividamente la verità sgradevole: “Colui che beve un bicchiere d’acqua di Londra ha letteralmente nel suo stomaco più esseri animati di quanti uomini, donne e bambini ci siano sulla faccia del globo”.
LE EPIDEMIE
Come risultato si verificarono ondate successive di malattie trasmesse dall’acqua come la dissenteria, il tifo e, il più temuto di tutti entro la metà del secolo, il colera. La prima grande epidemia di colera in Gran Bretagna arrivò nel 1831-32 e uccise più di 6.000 londinesi. La seconda, nel 1848-49, colpì più di 14.000 persone. Un’altra epidemia nel 1853-54 causò altre 10.000 vittime. Mentre i parlamentari si nascondevano dietro le tende imbevute di cloruro di calce per contrastare i fumi, non potevano dire di non essere stati avvertiti.



GREAT STINK
Il progetto della stazione di pompaggio venne pensato dopo la crisi pubblica di Londra del 1858. Il Tamigi emanava un odore terribile e, durante l’estate del 1858, la situazione raggiunse livelli insostenibili; anche a causa delle temperature particolarmente elevate, i parlamentari furono spinti dall’odore insopportabile di quel periodo a spostarsi dal palazzo di Westminster ad Hampton Court. I legislatori convennero così che era necessaria un’azione urgente per purificare Londra dal “cattivo odore” che era da tutti ritenuto la causa della malattia e della morte. Il risultato del “Great Stink”, nome dato alla crisi di quell’estate, è stato uno dei progressi più importanti della storia nella pianificazione urbana.
L’INGEGNERE BAZALGETTE
Fino al 1858, Londra era sprovvista di un’autorità unificata per affrontare un problema così ampio di servizi igienici. Venne così formato il Metropolitan Board of Works e incaricato di iniziare a lavorare senza ulteriori ritardi. L’ingegnere capo del consiglio, Joseph Bazalgette, che aveva già trascorso diversi anni elaborando piani per un nuovo sistema igienico-sanitario ambizioso, inizialmente era stato accantonato, finalmente ottenne il via libera per iniziare la costruzione. Propose una rete di fognature principali, parallele al fiume, che avrebbe intercettato sia le acque superficiali che i rifiuti, conducendoli alle uscite a Barking sul lato nord del Tamigi e Crossness, vicino a Plumstead, sul lato sud. Queste fogne combinate deviavano così l’acqua piovana e gli effluenti a valle, ben oltre la città edificata a est, da dove sarebbe fluita più facilmente in mare. Le principali fogne di drenaggio impiegavano la gravità per condurre il loro contenuto a valle, mentre le fogne più piccole erano a forma di uovo per stimolare il flusso. A Chelsea, Deptford, Abbey Mills e Crossness vennero costruire le stazioni di pompaggio per sollevare le acque reflue dalle aree basse e scaricarle verso le uscite. Le ultime due, in particolare, erano architettonicamente magnifiche, evocative delle cattedrali nel loro design, nelle dimensioni e nelle decorazioni. Simbolo della grandezza dell’intero progetto, annunciarono con orgoglio il loro ruolo nel sostenere una Londra più sana e salubre.



IL SISTEMA FOGNARIO VITTORIANO
Si trattava di un progetto di costruzione monumentale che, nonostante fosse guidato da dubbia scienza e interesse politico, avrebbe migliorato la salute pubblica e gettato le basi per lo sviluppo della moderna Londra. Nascosto sotto la superficie della città, si estendeva una meraviglia del mondo industriale: il vasto sistema fognario vittoriano che scorre ancora oggi. Londra è, naturalmente, un’antica metropoli, ma secondo il prolifico biografo della città (e londinese), Peter Ackroyd, il XIX secolo “è stato il vero secolo del cambiamento”.


CROSSNESS PUMPING STATION
La Crossness Pumping Station venne inaugurata nel 1865 ed è nota anche come la “Cattedrale delle acque reflue”. Progettata dall’ingegnere civile Sir Joseph Bazalgette e dall’architetto Charles Henry Driver ed è stata attiva fino agli anni ’50, faceva parte del primo sistema fognario di Londra e aveva il compito di drenare le acque putride verso est facendo scorrere acqua pulita nel Tamigi. Si tratta di un capolavoro dell’ingegneria vittoriana, ma quel che la rende unica sono le splendide decorazioni ornamentali in ghisa all’interno che rappresentano fregi naturalistici con foglie e motivi floreali; è inoltre considerato un edificio di Grado 1, ossia di interesse eccezionale. Per molti anni è stata dimenticata e parzialmente smantellata. Nel 1987 venne costituito il Crossness Engines Trust, un ente di beneficenza registrato per supervisionare il progetto di restauro; infatti, un gruppo di volontari decise di restaurare l’imponente opera riportando in vita uno dei motori originali. Oggi si possono visitare gli interni suddivisi in tre edifici attaccati in cui si trovavano i motori e i macchinari per il pompaggio delle acque reflue. La prima parte ripercorre la storia, segue poi un’esposizione di vari water dai più antichi ai più moderni. La parte più spettacolare è la Cattedrale, ma ciò che colpisce maggiormente sono le decorazioni di frutta e verdura, i colori e gli odori. Un insieme di sensazioni che difficilmente dimenticherete.