Il Laos è l’unico paese del sud est asiatico ad non avere sbocchi sul mare
Il Laos ha un triste primato infatti è stato il paese più bombardato del mondo dove tra il 1964 e 1973 l’esercito degli Stati Uniti ha sganciato più di 600000 bombe scaricando oltre 2 milioni di materiale esplosivo. Tutt’oggi la vita dei suoi abitanti è ancora segnata dalla presenza di residui bellici.
Dal 1893 il Laos fu sotto il dominio francese. Quando scoppiò la guerra in Europa, il paese passò sotto l’occupazione giapponese e la Francia fu autorizzata a continuare la sua amministrazione del paese. Tuttavia, quando si iniziò a sospettare che i francesi stessero spostando la loro fedeltà, i giapponesi presero il potere e governarono il Laos fino alla fine della Seconda Guerra Mondiale nel 1945. Durante questo periodo di sei mesi, i giapponesi costrinsero il re Sisavang Vong a dichiarare l’indipendenza del Laos dalla Francia e un movimento nazionalista laotiano (Lao Issara) cominciò a prendere forma. Dopo la resa dei giapponesi, il Lao Issara formò un governo provvisorio e detronizzò il re, solo per essere rapidamente sostituito dai francesi, che ripresero il controllo nel 1946. Alcuni tornarono, ma altri partirono per unirsi al Viet Minh, con l’intenzione di espellere i francesi e formare uno stato marxista in Laos. Questo è stato l’inizio del movimento comunista Pathet Lao (Land of the Lao).
Nel 1954 alla conferenza di Ginevra gli accordi presi sancirono l’indipendenza di Laos Cambogia e Vietnam dalla Francia.
Alla seconda conferenza di Ginevra del 1961-1962, il Laos si dichiarò neutrale nella speranza di evitare futuri conflitti internazionali, ma non fu così. Negli anni ’60 il Laos fu trascinato nella guerra fredda, principalmente a causa della sua posizione geopolitica accanto al Vietnam.
Mentre il mondo intero osservava la guerra tra Stati Uniti e Vietnam, pochi sapevano che anche in Laos si stava svolgendo una “guerra segreta”, con risultati ancora più devastanti. Il Laos ha subito i bombardamenti più pesanti di qualsiasi paese della storia.
Alla fine delle guerre, ci fu un tentativo di governo di coalizione tra il comunista Pathet Lao e il governo reale, ma non appena Saigon cadde nell’aprile del 1975, il Pathet Lao, sostenuto dal Vietnam del Nord, prese il controllo del Laos. Il 2 dicembre 1975, il re abdicò, il buddismo fu rimosso come religione di stato e fu istituita la Repubblica democratica popolare comunista laotiana e rimase l’unico partito. Negli anni ’90, il buddismo è stato riformato e ripristinato come un modo per promuovere il nazionalismo laotiano.
Nel 1992 il paese ha aperto le frontiere al turismo e nel 1994 e stato costruito il primo ponte dell’amicizia sul Mekong tra Thailandia e Laos. Nel 1998 il Laos entra a far parte dell’ASEAN. Negli anni 2000 il paese si aprì all’economia di mercato e ci furono diversi accordi commerciali con l’estero.
Nonostante questi miglioramenti all’interno del paese la corruzione e la mancanza di diritti civili continuano ad affliggere il paese.
Il periodo migliore per visitare il paese va da novembre ad aprile quando piove poco e le temperature sono gradevoli, invece da luglio a ottobre c’è la stagione dei monsoni.
Per i cittadini italiani devono essere muniti di visto d’ingresso che si può richiede al momento dell’arrivo all’aeroporto oppure tramite i vari confini di frontiera via terra. Il visto ha una durata di 30 giorni e costa 35$. Inoltre il passaporto deve avere una validità residua di almeno 6 mesi. Si può richiedere il visto anche prima della partenza contattando l’ambasciata del Laos in Francia a Parigi.
Per arrivare nel paese ci sono varie soluzioni:
La moneta ufficiale del Laos è il Kip laotaniano
1 euro=9632 kip aggiornato a febbraio 2020
La tensione elettrica è 230 V e la frequenza elettrica è 50 Hz ma posso capitare sbalzi di tensione e black out.
Le prese di corrente possono essere rotonde oppure a lamella.
Il fuso orario è di 6 ore avanti mentre durante l’ora legale la differenza è di 5 ore.
29 Gennaio 2020