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scogliere di dover

Le scogliere bianche di Dover un sogno che mi accompagnano fin da bambina

Le bianche scogliere di Dover, un sogno che mi accompagna fin da bambina, fin da quando sfogliando un libro delle elementari vidi l’immagine delle scogliere, che si fissò nella mia mente. La storia recente e passata ci racconta che hanno avuto un ruolo importante, oltre ad essere immortalate in numerosi set cinematografici. Sono formazioni di roccia calcarea a picco sul mare e la loro altezza supera i 100 metri. Si affacciano sul canale della Manica e sono il punto più vicino alla Francia, distante solo 33 km. In una limpida giornata si possono vedere le coste francesi, che con il canale della manica ed il porto sono, per chi arriva dall’Europa continentale, la porta d’ingresso per l’ Inghilterra. Una delle teorie sulla loro genesi è che il canale sia stato creato per erosione del mare, infatti vicino a Calais in Francia c’è una scogliera bianca identica a quella di Dover.

 

la prima parte del sentiero sulle scogliere bianche di Dover

la prima parte del sentiero sulle scogliere bianche di Dover

DEAL

In uno dei bank holiday di maggio ho deciso, insieme al mio coinquilino, di andare a visitare questo splendido paesaggio. Partiamo così il venerdì sera con un comodo bus della National Express con partenza da Victoria Station e in poco più di due ore arriviamo a Deal, un piccolo paesino a pochi chilometri a nord di Dover, dove abbiamo trovato ad aspettarci una comoda camera in un Air bnb, prenotato in precedenza. Vi consiglio in ogni caso di prendervi sempre per tempo, dato che la zona è molto frequentata da turisti amanti della fotografia e dei paesaggi. Tornando a noi, la casa mi è sembrata molto carina e curata e la coppia che ci ospita (lui un tedesco pieno di idee e lei una distinta signora inglese) accogliente e davvero simpatica, con cui abbiamo trascorso una parte della serata scambiandoci aneddoti sulla zona. La mattina seguente ci svegliamo presto e, dopo aver fatto un’abbondante colazione con pane fatto in casa e marmellata di mirtilli a dir poco squisiti, iniziamo la scoperta del territorio.

 

scorcio dalle scogliere bianche- Dover

scorcio dalle scogliere bianche

WALMER E KINGSDOWN

Siamo partiti dal castello di Deal costruito da Enrico VIII nel 1539 per contrastare l’invasione di possibili nemici. La prima parte della camminata per arrivare a Walmer è in piano sul lungo mare, accompagnata fin dalle prime ore della mattina dall’odore di pesce e patatine che arriva da chioschi e bancarelle. Una particolarità di questa strada è la presenza, ai lati, di numerose panchine commemorative. La strada prosegue per un sentiero asfaltato, passando poi su una spiaggia di ghiaia, il tutto per approdare al villaggio di Kingsdown, da cui finalmente possiamo intravedere le scogliere. Proprio qui, a Kingsdown, arrivò Gertrude Ederle, la prima donna ad attraversare a nuoto lo stretto della manica nel 1926, una fatica da guinness, ve lo dice un’istruttrice di nuoto come me!
Da qua iniziamo la salita, da dove abbiamo potuto ammirare un vero spettacolo naturale: ampie distese di prati verdi, la classica campagna inglese, le bianche scogliere e l’oceano alla nostra sinistra. Con una bella giornata di sole, come quella che abbiamo trovato noi, tutti questi colori, il verde, l’azzurro e il bianco, risplendevano; insieme all’aria che abbiamo respirato è stato un connubio di sensazioni positive.

 

baia di Saint Margaret's-Dover

baia di Saint Margaret’s

SAINT MARGARET’S

Proseguiamo fino a Saint Margaret’s, dove il sentiero ci ha portato alla sua baia. Seguendo le scale si scende fino in riva al mare, ma fate attenzione, perché ci saranno alcuni passaggi ripidi e stretti. Giunti alla fine della discesa ci ritroviamo in un’incantevole baia isolata e circondata da scogliere, dove si trova uno storico pub, il “The Coastguard”, dove abbiamo potuto pranzare.
baia di Saint Margaret's-Dover

baia di Saint Margaret’s

FARO DI SOUTH FORELAND

Dopo questa piacevole e rigenerante sosta, abbiamo ripreso il cammino fino al South Foreland Lighthouse, faro di epoca vittoriana che fu costruito per guidare i naviganti attraverso lo stretto di Dover. A circa 5 km dalla costa c’è un banco di sabbia lungo 16 km ed in costante mutamento, noto come Goodwin Sands, che provoca il panico sulle ignare navi che fanno scalo in zona. Il faro è visitabile al costo di 6 £, ed al suo interno è presente anche una carinissima sala da the, con ampia scelta di gusti. Non potete perdervi il panorama dall’alto della torre. Pensate che è stato il primo faro al mondo ad utilizzare la luce elettrica!

 

verso Dover

verso Dover

 

DOVER

La città di Dover non è lontanissima. L’ultima parte di tragitto che ci rimane è prima su strada sterrata, che ci porta lungo le scogliere ondulate con viste mozzafiato verso Dover (ricordatevi anche ogni tanto di guardare indietro!) e poi invece il sentiero diventa ghiaioso. In una giornata limpida si può vedere la Francia e noi siamo stati fortunati perché ci siamo riusciti! Finalmente arriviamo al porto, che è il più importante d’Inghilterra, e poi giungiamo al cospetto del maestoso castello, il monumento più importante della città, che offre una fantastica vista sul paesaggio sottostante.
È giunto il momento di recuperare le energie, prima in un pub inglese (come da tradizione) e poi con una buonissima cena in un ristorante italiano, che raccomando, chiamato Dino’s. Il rientro lo abbiamo fatto in treno dalla stazione di Dover fino a Deal, e così la nostra giornata, dopo questa camminata di circa 16km, è giunta al termine.

LOGISTICA

INIZIO: Deal

FINE: Dover priory

COME ARRIVARE:

  • con bus: dalla stazione Londra Victoria Coach Station si può prendere il bus della National Express, il viaggio dura 2h e mezza potete controllare il sito per orari e biglietti www.nationalexpress.com

DISTANZA: 16 Km

TEMPO: per la camminata ed alcune soste tenete 5/6 ore

DIFFICOLTA’: facile/moderata

QUANDO ANDARE: tutto l’anno

CONSIGLI:

  • Il trekking può iniziare anche dalla città di Dover, dovete salire delle scalette dal porto e seguire l’indicazione “footpath” e in cima troverete il cartello per le white cliffs.
  • Abbigliamento e scarpe comode
  • portatevi acqua e cibo non ci sono molti punti di ristoro lungo il percorso

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