
Uno dei miei primi ricordi riguardo agli orsi, ha a che fare con la pubblicità. Vi ricordate quella della Golia Bianca insieme a Licia Colò e ai grandi orsi bianchi polari? Ebbene, questa reclame ha condizionato molto il mio immaginario e sin da piccola ho sempre desiderato incontrare questi straordinari mammiferi. Quando sono arrivata in Borneo ho finalmente realizzato il mio sogno, incontrando per la prima volta un simpatico orsetto dai goffi movimenti e con un particolare segno sul petto a forma di collana, ovvero l’orso del sole. A differenza dei loro parenti artici che hanno influenzato la mia fantasia, questi mammiferi differiscono sia per la loro dimensione che per il colore.
Ma conosciamoli meglio!
I DUE DIVERSI TIPI DI ORSO DEL SOLE
L’orso del sole è una specie che si può trovare in diversi paesi del Sud-Est asiatico tra i quali: Cambogia, Laos, Myanmar, Thailandia, Vietnam, Indonesia, la penisola malese, India orientale e Cina meridionale. Vivono per la maggior parte del tempo nelle foreste pluviali subtropicali e montane, ad una quota che varia tra i 500 e i 2700 metri sul livello del mare. Esistono due specie di orsi del sole: quelli malesi che vivono nelle aree boschive della penisola del sud est asiatico e a Sumatra, e quelli del Borneo che a differenza dei primi sono grandi circa la metà; questa è una caratteristica che secondo gli scienziati è frutto di un adattamento evolutivo dovuto alla carenza di cibo.



LE CARATTERISTICHE DEGLI ORSI DEL BORNEO
Con un’altezza che va dai 120-150 cm e con un peso compreso tra i 30-60 kg per i maschi e i 20-40 kg per le femmine, quelli del Borneo sono gli orsi più piccoli del mondo e sono una specie “totalmente protetta” nell’ambito della conservazione della fauna selvatica del Sabah, grazie ad un decreto del 1997. Sono degli animali timidi e solitari che fanno branco solo nel caso in cui una femmina è con i suoi cuccioli o durante il periodo di accoppiamento. Il loro pelo è corto, di un colore che varia dal marrone scuro al nero, le orecchie sono piccole e rotonde ma il loro segno distintivo è una macchia color crema a forma di collare che hanno sul petto, di una dimensione che varia da orso ad orso. Le loro morbide zampe sono simili ai palmi delle nostre mani e questo permette loro di camminare agevolmente sul terreno della foresta. Inoltre i loro arti sono corti e curvati verso l’interno con delle unghie lunghe 5 cm che li rendono di fatto degli abili arrampicatori di alberi. Gli orsi del sole usano le unghie e anche la loro lingua lunga che può arrivare a 20-25 cm, per scavare in profondità alla ricerca delle grandi colonie di termiti e formiche di cui sono molto ghiotti, ma loro dieta prevede anche il consumo di frutti come i fichi, le ghiande, i selvatici durian e molti altri. Gli orsi del sole si nutrono anche dei germogli degli alberi e sfruttano i loro artigli per aprire i tronchi cavi delle palme da cocco in cerca di semi ricchi di olio, come le ghiande.
LA DIMINUZIONE DEGLI ORSI DEL SOLE
Nonostante il decreto del 1997, l’orso solare è una specie ancora molto vulnerabile. Si ritiene infatti che negli ultimi 30 anni, il loro numero sia diminuito del 30% a causa della grave deforestazione del loro habitat che negli ultimi decenni ha avuto luogo in tutto il Sud-Est asiatico. Il bracconaggio commerciale è un’altra minaccia importante in quanto la loro bile è molto richiesta dalla medicina tradizionale cinese; le povere bestie sono legate in piccole gabbie e attaccate a delle flebo che pompano la bile dalle loro cistifellee. Come se ciò non bastasse, la loro vita è costantemente minacciata dal fatto che le loro zampe sono considerate, soprattutto dai cinesi, una costosa prelibatezza e dal commercio illegale dei loro cuccioli, prima resi orfani e poi venduti agli amanti degli animali esotici. Per combattere il rischio di estinzione degli orsi solari e scongiurare il commercio di prodotti creati grazie al sacrificio delle loro vite, c’è stata la promulgazione di una serie di leggi nazionali a tutela della fauna selvatica del Borneo ma nonostante questo, il bracconaggio illegale continua.
Gli orsi del sole si possono vedere al Bornean Sun Bear Conservation Centre a Sepilok nel Borneo malese.


IL BORNEAN SUN BEAR CONSERVATION CENTRE
Gli orsi si possono vedere al Bornean Sun Bear Conservation Centre (BSBCC), fondato nel 2008 e aperto al pubblico nel 2013 da Wong Siew Te, uno dei pochi biologi specializzati in fauna selvatica che studiano e lavorano con l’orso del sole. Il desiderio di aprire questo centro gli è venuta dopo aver visto la situazione di pericolo in cui versavano i poveri orsetti. Al momento dell’apertura, il centro riusciva a curare e riabilitare un massimo di sette esemplari mentre oggi, grazie ai successivi ampliamenti, è in grado di ospitarne 46. Questi numeri hanno reso di fatto una delle migliori strutture dell’area di Sepilok.
LA RIABILITAZIONE
Gli orsi che arrivano al BSBCC, sono animali che presentano un alto livello di stress dovuto alla loro condizione di prigionia in piccole gabbie, che ha alimentato così traumi e sofferenze che condizionano i loro comportamenti, come ad esempio camminare nervosamente avanti e indietro senza sosta. Una volta che un orso arriva al centro riceve un esame sanitario approfondito per controllare la presenza di parassiti contagiosi e malattie potenzialmente pericolose. Dopo il controllo dello stato di salute, l’orso è messo in quarantena per un mese dopodiché viene trasferito in un recinto interno vicino ad altri orsi, in modo che possa riprendere familiarità con i luoghi, gli odori ed i suoni dei suoi simili. Prima che possa entrare nella foresta, deve essere prima inserito in un programma di formazione in modo che possa imparare ad evitare le recinzioni di filo elettrico di cui il centro è circondato per evitare la fuga degli ospiti, he sono animali molto curiosi. Al termine del programma, l’orso viene introdotto all’interno di un ettaro recintato di foresta, dove impara ad arrampicarsi, cercare cibo e costruire dei nidi per la notte o dormire nelle cavità dei tronchi. Se tutto ciò avviene, è un buon segno! Significa che l’orso sta riacquistando le sue sane abitudini selvatiche. Gli orsi che completano con successo questa fase di riabilitazione, diventano degli ottimi candidati al rilascio nella foresta.



LA VISITA AL BSBCC
Grazie a due passerelle sopraelevate e ai cannocchiali disposti su diverse piattaforme panoramiche, è possibile ammirare l’attività giornaliera degli orsi presenti nel centro, ovvero andare in cerca di cibo, arrampicarsi sugli alberi e costruire nidi all’interno della foresta pluviale. Qui gli orsi sviluppano le abilità necessarie per sopravvivere in natura e possono essere visti a vari livelli di riabilitazione. Il centro è aperto tutti i giorni dalle 9 alle 15.30 al costo di 30 RM, e vi da’ la possibilità di vedere anche altre specie di animali. Vi consiglio di tutto cuore di venire al BSBCC e fare una donazione, soprattutto per conoscere più da vicino la vita dell’orso del sole. Il centro, inoltre, vi da’ la possibilità di adottarne uno! Una scelta che può illuminare la sua vita e anche il vostro sorriso, come quello che aveva Licia Colò quando aveva in braccio un cucciolo di orso polare.