
Dopo averne sentito parlare da diverse amiche venete ho deciso di visitare le Grotte del Caglieron. Si trovano poco distante dalla zona del prosecco e sono perfette per una gita di qualche ora per godere di un po’ di fresco dalle calde giornate estive. Inoltre i paesaggi legati all’acqua mi hanno sempre affascinato così l’estate 2021 l’ho dedicata alla scoperta di questi luoghi tra Veneto, Friuli e Slovenia, di cui vi parlerò anche nei prossimi articoli. Ma ora vediamo di conoscere meglio le grotte del Caglieron: un’opera dell’uomo e della natura.
DOVE SI TROVANO LE GROTTE DEL CAGLIERON
Le grotte del Caglieron si trovano ai piedi dell’Altopiano del Cansiglio in località Breda di Fregona, in provincia di Treviso.
COME ARRIVARE ALLE GROTTE DEL CAGLIERON
Dall’autostrada A27 prendere l’uscita Vittorio Veneto sud e poi proseguire verso l’altopiano del Cansiglio e Grotte del Caglieron
Da Sacile seguire la strada pedemontana fino a Cordignano poi seguire le indicazioni per Fregona e Grotte del Caglieron.
Ci sono due parcheggi disponibili: uno nei pressi dell’entrata, in Via Ronzon, che è a pagamento (€ 2,50 l’ora), l’altro si trova in località Piai ed è libero.
ORARI E BIGLIETTO D’INGRESSO
Le grotte sono aperte tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle 9-18.30, mentre il sabato e la domenica dalle 9-19. La visita alle Grotte del Caglieron è a pagamento e il costo è di 3,50, è gratuita per per: bambini fino a 13 anni non compiuti, portatori di handicap, residenti nel comune di Fregona, operatori con attività in comune di Fregona, giornalisti e blogger. C’è anche la possibilità di visitare le grotte con guida al costo di 5 euro con prenotazione a caglieron@prolocofregona.it
COSA SONO LE GROTTE DEL CAGLIERON
Le grotte sono una serie di cavità, parte delle quali di origine artificiale e parte di origine naturale. Per la parte naturale si tratta di una profonda forra incisa dal torrente Caglieron su strati alternati di conglomerato calcareo, di arenarie e di marne del Miocene medio (da 16 a 10 milioni di anni fa). Questo fenomeno, che ha per anni scavato una gola rocciosa calcarea, ha dato vita a diverse cascate e cascatelle, alcune di diversi metri e affacciate sullo spettacolare orrido. Dato il contenuto di roccia sedimentaria delle acque nel corso dei secoli si sono formate cortine, stalattiti e stalagmiti delle più varie forme e dai variegati colori. Anche l’uomo ha dato il suo contributo alla creazione delle grotte tramite l’estrazione della roccia arenaria. L’attività risale al 1500 o anche prima, si pensa epoca longobarda viste alcune testimonianze che sono state trovate, e ha continuato fino al 1950. Lo scavo della “pietra dolza”, una roccia più tenera e più malleabile rispetto ad altre, forniva il materiale per la costruzione di stipiti e architravi che si possono ancora ammirare sulle vecchie case e palazzi di Vittorio Veneto ma anche sul campanile di Fregona. Particolare e interessate era il metodo di estrazione, vista l’inclinazione di 45° degli strati della pietra, il distacco di materiale avveniva a blocchi utilizzando grossi scalpelli con l’accortezza di lasciare delle colonne inclinate a sostegno delle volte.



QUANDO VISITARE LE GROTTE DEL CAGLIERON
Le grotte si possono visitare tutto l’anno, in estate si può godere della frescura, dei colori della vegetazione e del rumore dell’acqua; mentre in inverno si possono ammirare le sculture di ghiaccio, ma può succedere anche che parte del percorso venga chiuso a causa ghiaccio.
LA VISITA
L’inizio del percorso ad anello è situato in via Ronzon ed è lungo 1 km, della durata di circa 45 minuti, si snoda attraverso una serie di passerelle che attraversano le grotte visitabili. Il tracciato è ben indicato, dopo aver superato il primo ponte, si incontra la grotta dei Breda in cui si possono notare le colonne inclinate che sostengono la volta. In questa cavità una volta veniva estratta l’arenaria utilizzando scalpellini e i segni sono tutt’ora visibili. Più avanti grazie ad un ponte di legno si arriva alla grotta di San Lucio dove viene fatto stagionare il formaggio per circa 90 giorni dal caseificio Agricansiglio. Per rimarcare il legame con il territorio, le forme sono quadrate e con una buccia che richiama strettamente i blocchi di arenaria che venivano ricavati anticamente dalle grotte. Proseguendo lungo il sentiero si arriva ad un belvedere a forma di prua dal quale si può ammirare la forra in tutta la sua bellezza e da qua in poi che si incontra la parte più interessante. La passerella è sospesa nel vuoto e si infila tra le rocce, al cospetto dell’orrido e delle cascate formate dal torrente Caglieron. In questa parte la protagonista indiscussa è l’acqua che si trova nello scorrere del torrente, nel fragore delle cascate e nella pioggerellina che scende dalle rocce. Superato il canyon si arriva ad un grazioso antico mulino convertito in ristorante, subito dopo un mulinetto restaurato e visitabile (quando sono andata io c’era una mostra di dipinti) e poco più avanti il borgo dello Scalpellino dove nei weekend il signor Mirto spiega la storia del luogo. Il percorso continua verso la statale 251 con altre due grotte visitabili: la grotta di Santa Barbara e della Madonnina. Dal 2021 sono visitabili altre due cavità, quindi vi consiglio di ritornare verso la biglietteria e prendere il sentiero delle cave proprio di fronte il centro visite, oltre alla grotta del canton e del FAI sulla cima della collina la visuale si apre ad un bel panorama su Fregona dove svetta il campanile fatto di pietra dolza e sui paesi circostanti.


CONSIGLI
Il percorso non è molto lungo e non tutte le grotte sono accessibili ma se ti trovi in zona una gita la consiglio, sia per vedere quello che ha creato la natura insieme all’opera dell’uomo. Ma anche per mangiare il tipico formaggio locale stagionato in grotta, una vera chicca. Essendo un’amante dei formaggi, non potevo di certo perdermelo, infatti ero così incuriosita e volevo assaggiarlo per gustare il sapore. Mi sono recata al punto informazioni, situato a poca distanza dall’entrata principale, e gentilmente mi hanno portato degli assaggi, puoi anche acquistarlo oltre ad altri prodotti della zona. Il gusto è particolare, dolce ma leggermente acido. Da provare! Non dimenticare di indossare delle scarpe da trekking, il sentiero può essere scivoloso.
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Teresa Scarselli
Sì, concordo, le Grotte sono suggestive e assolutamente da visitare se in zona, specialmente se si viaggia con bambini! Le avevano chiuse l’anno scorso, per grossi danni causati da una tempesta: hanno dovuto ripristinare passerelle e sentieri, ma finalmente sono di nuovo fruibili! Bellissime e in estate super fresche!