
Il piatto simbolo della cucina thailandese: la Pad Thai
In questo periodo particolare e difficile un po’ per tutti, il nostro modo di viaggiare non si ferma, ma cambia. Non possiamo spostarci fisicamente, ma la nostra fantasia non può avere restrizioni. Come il famoso detto “Se Maometto non va alla montagna, allora la montagna va da Maometto”, sfruttiamo questo momento per far entrare nelle nostre case le meraviglie che mondo ci offre. O meglio che arrivino sulla nostra tavola. Questo potrebbe essere il momento giusto per cucinare qualcosa di diverso e particolare. Quando viaggio mi piace assaggiare i diversi cibi che ogni luogo offre ed oggi vi vorrei parlare di uno dei piatti simbolo della cucina thailandese: la Pad Thai.
LA STORIA
L’origine del piatto è relativamente recente, infatti risale alla fine degli anni ’30, quando il primo ministro thailandese Plaek Phibunsongkhram si impegnò a stabilire un’identità nazionale per unire la nazione attraverso la cultura. Il Siam, com’era allora noto, era etnicamente diversificato. Così emise 12 mandati culturali, o decreti statali, dal 1939 al 1942, che includevano anche il cambio del nome del paese in Thailandia, commissionando musica e testi per un nuovo inno nazionale. La campagna prevedeva inoltre la creazione di un piatto nazionale – pad thai. In origine era chiamato kway teow pad Thai – kway teow che significava “spaghetti di riso” – ed in seguito abbreviato in Pad Thai. Un altro motivo per promuovere il piatto di noodle era che dopo la seconda guerra mondiale la Thailandia soffriva di carenza di riso: una porzione di spaghetti di riso utilizza metà del grano rispetto a una ciotola piena di riso, preservando così il brodo. Il dipartimento di welfare pubblico sotto l’amministrazione Phibun ha standardizzato la ricetta del pad thai e l’ha distribuita ai venditori di alimenti per incoraggiare i locali a mangiare il piatto. Tale iniziativa è stata accompagnata da un divieto di vendita di cibo cinese e di altri prodotti stranieri, aumentando così con forza il consumo di pad thai.
COS’E’ LA PAD THAI
La pad thai è a base di pasta di riso fritta al salto in padella con vari ingredienti tra cui uova, salsa di pesce, arachidi, verdure, germogli di soia, gamberi e/o pollo. Ed infine un altro ingrediente fondamentale è il lime, lo si spruzza sopra prima di servire. Ci sono molte versioni di questo piatto, io vi voglio proporre la “classica”.
Preparazione: 25 min
Cottura: 15 min
Difficoltà: medio
INGREDIENTI
- 115 gr di spaghetti di riso
- 1/2 cipolla
- 100 gr tofu
- 5 gamberi
- 2 uova
- 1/2 lime
- 2 cucchiai di olio
- sweet preserved radish o takuan oppure se non trovate questo ingrediente potete non metterlo
- una manciata di erba cipollina
- una manciata di arachidi tostate
- una manciata di germogli di soia
- scaglie di peperoncino
PER LA SALSA
- 3 cucchiai di salsa di pesce
- 2 cucchiai di zucchero di palma oppure zucchero di canna
- 1 cucchiaio di salsa al tamarindo
- 1 tazzina di acqua


PREPARAZIONE
PER LA SALSA
Tagliare in pezzi piccoli lo zucchero di palma e metterlo sul fuoco, farlo rosolare aggiungendo una tazzina di acqua, la salsa di pesce e il tamarindo. Mescolare il tutto fino a quando sono combinati e lo zucchero si sarà sciolto. Poi lasciare raffreddare
LE TAGLIATELLE
E: I noodles per laPad Thai sono disponibili in due forme: secca e quella fresca. La quantità di noodles nella ricetta seguente si riferisce al peso secco. Si inizia immergendo le tagliatelle asciutte in acqua tiepida o a temperatura ambiente, mentre preparate gli altri ingredienti. Il tempo richiesto dipende dallo spessore e dalla larghezza dei noodles, nonché dalla temperatura dell’acqua. Potete usare acqua calda per accelerare la reidratazione dei noodles. Mettete le tagliatelle in un grande contenitore. Versare dell’acqua bollente fino a quando non saranno completamente coperte. Lasciare riposare per cinque o dieci minuti. I noodles sono pronti quando diventano flessibili e non più trasparenti. Sciacquate le tagliatelle con acqua fredda o sotto il rubinetto per interrompere l’ulteriore cottura a causa del calore residuo. Scolatele e mettetele da parte.
I GAMBERI
Scaldate 2 cucchiai di olio a fuoco alto in una wok o in una padella grande. Quando la padella è molto calda, fateli scottare su ambo i lati, girandoli solamente una volta. Metteteli poi da parte.
CUOCERE I VARI INGREDIENTI
Nella stessa padella, aggiungete altri 1-2 cucchiai di olio. Aggiungete la cipolla tagliata a pezzetti, il sweet radish, il tofu pressato e tagliato a cubetti. Aggiungete i noodles e la salsa, alzate il fuoco e continuate a mescolare finché le tagliatelle non avranno assorbito tutto il sugo.
CUOCERE LE UOVA
Una volta che tutta la salsa è stata assorbita, spingete i noodles su un lato della padella e aggiungere le uova nello spazio vuoto. Mescolatele delicatamente ed a metà cottura metteteci sopra i noodles e capovolgete il tutto, rompete le uova ed amalgamate. Infine aggiungete i germogli di soia, l’erba cipollina e metà delle arachidi e mescolate il tutto.
NEL PIATTO
mettete i noodles nel piatto ed adagiate sopra i gamberi, cospargendo con le restanti noccioline sminuzzate in precedenza. Potete anche servire con germogli di soia, erba cipollina tagliata a tocchetti e scaglie di peperoncino. Il tocco finale, che gli conferirà un gusto unico, è il succo di uno spicchio di lime spremuto al momento! Et voilà, il piatto è pronto!
Ci sono varie versioni di Pad Thai se non vi piacciono i gamberi potete mettere il pollo o il manzo.
Buon appetito e fatemi sapere com’è.
Sara Slovely.eu
E’ un piatto che adoro! Quando ero in Thailandia ne ho fatto incetta, e poi ho provato a rifarlo anche a casa (con scarsi risultati, ahimé…).
alessia panzironi
Mi ritrovo molto in questo articolo, soprattutto in ciò che hai scritto nell’introduzione. Se non si può viaggiare fisicamente lo si può fare attraverso i sapori, portando dei sfiziosi piatti dal mondo sulle nostre tavole. Non ho mai provato la Phad Tai, ma l’hai descritta così bene che nei prossimi giorni cercherò il take away più vicino casa! 🙂